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Il taglio di un diamantepuò influire sul valore della pietra? La risposta è sì. Un diamante grezzo infatti viene tagliato in un determinato modo per essere valorizzato al massimo. A definire quanto può valere quindi influisce anche la qualità del taglio effettuato. Il taglio dei diamantiviene classificato tenendo conto della tecnica più o meno avanzata messa in atto dai tagliatori. Vediamo allora quali sono i tipi di tagli che si possono effettuare sui diamanti e come viene classificata la qualità.

Taglio diamanti: tipi e caratteristiche per valorizzare questa pietra

Un diamante grezzo prima di essere tagliato viene studiato nella sua forma originaria dai tagliatori che decideranno quale forma assumerà la pietra per poter essere messa sul mercato. Ma in quali modi può essere tagliato un diamante? Ecco i principali tagli che si possono effettuare su un diamante e quali caratteristiche hanno:

  • Diamante taglio brillante rotondo: quando si sente parlare di brillante in realtà si fa riferimento al taglio del diamante. Un brillante quindi è un diamante tagliato a brillante e non un’altra pietra. Il taglio a brillante ha una forma rotonda in superficie e a punta verso la parte inferiore pensata per riflettere al massimo la luce della pietra. È caratterizzato da 57 o 58 facce sulle quali si riflette la luce che servono a valorizzare al massimo la luminosità della pietra. In più, questa struttura del taglio serve ad accentuare quel tipico effetto arcobaleno che si nota sul diamante quando viene colpito dalla luce;
  • Taglio princess: il diamante taglio princess invece ha una forma quadrata o rettangolare con degli angoli definiti. Può presentare 57 o 76 facce che conferiscono al diamante la luminosità tipica di questo taglio, simile a quella del taglio a brillante. Ecco allora che il taglio a brillante e quello princess sono i tagli più scelti da montare su dei solitari, sia per la loro eleganza che per la loro spiccata luminosità;
  • Diamante taglio smeraldo: anche il taglio a smeraldo presenta una forma quadrata o rettangolare come quello princess ma a caratterizzarlo è la sua superficie piatta che poi si sviluppa in dei piccoli gradini lungo i lati. Il risultato è un effetto specchio sulla pietra invece che una luminosità data dalle facce della pietra. La sua forma accentua la qualità del diamante, per questo il taglio smeraldo viene riservato generalmente alle pietre più pure conferendo sofisticatezza al gioiello;
  • Taglio Asscher: questo taglio viene considerato una variazione del taglio smeraldo. La superficie infatti è sempre piatta ma gli angoli presentano delle punte arrotondate. È spesso apprezzato dagli amanti dei gioielli vintage perché pur moderno, ha un fascino che appartiene al passato. Avendo una struttura simile, come per il taglio smeraldo, il taglio Asscher viene effettuato principalmente su pietre molto pure;
  • Diamanti taglio marquise: il diamante taglio marquise presenta una forma lanceolata che poi si sviluppa a gradini lungo i lati della pietra. Le facce sulla pietra sono quelle che conferiscono luminosità al diamante mentre la forma allungata permette di creare dei gioielli che danno l’illusione di allungare la forma delle dita. Il diamante taglio marquise è anche detto Navette;
  • Diamanti taglio a cuore: i diamanti taglio a cuore sono i più romantici tra tutti i tagli realizzabili. Il taglio è una variante del taglio a brillante ed è tra i più difficili da effettuare. La forma a cuore infatti richiede una precisione e una simmetria che non lasciano spazio ad errori durante il taglio;
  • Taglio diamante ovale: per realizzare un taglio ovale su un diamante vengono combinati il taglio a brillante e il taglio a marquise. Il diamante ovale infatti si differenzia da quello a marquise per le sue punte arrotondate che riproducono fedelmente la forma geometrica dell’ovale;
  • Diamante taglio radiant: il taglio radiant è stato creato combinando le caratteristiche del taglio a brillante e la forma del taglio smeraldo.

Tagliare i diamanti è un processo che richiede uno studio e un’esperienza che non lasciano spazio al margine d’errore. Ecco come viene realizzato il taglio di un diamante.

Come si tagliano i diamanti?

Il diamante è il materiale più duro al mondo e per questo motivo l’unico altro materiale in grado di scalfirlo è il diamante stesso. Tramite degli strumenti specifici e specializzati verrà data la forma al diamante e verranno create le faccette che conferiranno il caratteristico luccichio alla pietra. Gli strumenti che vengono usati per modellare un diamante sono principalmente la sega al diamante o il laser. Dopo il taglio poi seguono le fasi di lucidatura e di pulitura.

La classificazione del taglio di un diamante

Anche il taglio del diamante può influire sul suo valore. Infatti, in base alla qualità della sua realizzazione viene assegnata una classificazione alla pietra. La scala è composta dai seguenti valori:

  • Excellent;
  • Very good;
  • Good;
  • Fair;
  • Poor.

Ma quali caratteristiche deve avere un taglio per essere classificato excellent? Questa etichetta viene assegnata solo ai tagli che presentano proporzioni calcolate in maniera ottimale, una simmetria perfetta e una finitura ineccepibile. Questo significa che la forma della pietra non deve presentare irregolarità di esecuzione e che la superficie non deve avere imperfezioni. I diamanti certificati quindi presentano anche questa dicitura oltre ai parametri che definiscono la qualità della pietra.

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