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Diamanti famosi: le pietre che continuano a far sognare

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Nel corso della storia sono stati molti i diamanti che hanno fatto sognare collezionisti, appassionati, gioiellieri e acquirenti di tutto il mondo. Alcuni appartengono a epoche più lontane altri invece sono stati portati alla luce più recentemente. Quello che accomuna queste pietre però è il loro grande fascino. Ecco allora alcuni dei diamanti famosi considerati tra i più preziosi al mondo.

Diamanti preziosi: la storia del diamante Hope

Il diamante Hope è un diamante dal colore blu intenso rilevato nelle miniere di Golconda in India all’inizio del XVII secolo. Inizialmente era conosciuto con il nome di “Diamante Blu di Tavernier”, dal mercante francese che lo acquistò per primo, Jean-Baptiste Tavernier. All’epoca di Tavernier il diamante era ancora grezzo e presentava un peso di 112 carati. Successivamente venne acquistato da Luigi XIV che decise di farlo tagliare riducendone drasticamente il peso. Il diamante poi venne rubato nel corso della Rivoluzione Francese per poi cambiare altri numerosi proprietari. La pietra divenne però conosciuta per le storie di sfortuna capitate ai suoi possessori. L’ultimo fu Henry Thomas Hope, dal quale questo diamante blu prende anche il suo nome attuale. Anche per la famiglia Hope però la pietra non fu fonte di fortuna e ad oggi è conservata nel Museo di Storia Naturale di Washington.

Il diamante Cullinan tra i diamanti più grandi del mondo

Tra i diamanti più grandi del mondo ad oggi troviamo il Cullinan. In realtà questo è stato il diamante grezzo più grande mai ritrovato ma da questa pietra non venne tagliato solo un diamante unico bensì più di uno. Il Cullinan è un diamante trasparente che prende il nome dell’allora proprietario delle miniere in cui è stato ritrovato, Sir Thomas Cullinan. Il diamante principale è il Cullinan I conosciuto anche come “Grande Stella d’Africa”, una pietra dal taglio a goccia di 530,20 carati equivalenti a 106,040 g che è stato incastonato sullo scettro di Sant’Edoardo. Fa parte quindi dei gioielli della corona reale inglese. Anche gli altri 8 diamanti appartengono alla famiglia reale inglese: alcuni fanno parte del Tesoro reale mentre altri dei gioielli personali della famiglia.

Il Golden Jubilee, il diamante tagliato più grande del mondo

Se il Cullinan è stato il diamante grezzo più grande mai ritrovato, al momento del taglio, il Golden Jubilee ha superato la grandezza del Cullinan I. Ad oggi infatti il Golden Jubilee è il diamante tagliato più grande al mondo con un peso di 109,13 grammi pari a 545,67 carati. Il Golden Jubilee è stato ritrovato nella Premier Mine in Sudafrica, la stessa del Cullinan. Si tratta di un diamante color cognac che è stato donato al re della Thailandia per il cinquantesimo anniversario della sua incoronazione. Il Golden Jubilee è stato incastonato sul sigillo del sovrano.

Diamanti famosi: il fascino mondano del Tiffany giallo

Il Tiffany giallo è un diamante giallo ritrovato nella miniera di Kimberley in Sudafrica del peso di 128,54 carati che equivalgono a circa 26 grammi. Il diamante prende il nome da Charles Tiffany che lo acquistò nel 1878. Oltre che per la sua bellezza, questo diamante giallo è diventato famoso dopo essere stato indossato da tre donne che lo hanno reso celebre. La prima fra queste fu Audrey Hepburn che lo indossa montato su una collana a rosetta a nastro durante un servizio fotografico per promuovere il film Colazione da Tiffany. Il diamante fu poi indossato da Lady Gaga durante la cerimonia degli Oscar del 2019 e infine da Beyoncé nel 2021 per una campagna di Tiffany.

Diamanti famosi dalla Russia: il diamante Orloff

Tra i diamanti più famosi al mondo c’è anche un diamante appartenente ai tesori russi. Si tratta del diamante Orloff o Orlov. Si tratta di una pietra del peso di 190 carati equivalenti a 38g. Il diamante è stato tagliato con un taglio a rosa indiana dalla forma simile alla metà di un uovo di gallina. Presenta un colore trasparente con delle sfumature azzurro/verdi. L’Orloff viene estratto nelle miniere indiane di Golconda e viene posto su una statua di una divinità indù dalla quale però viene rubato da un disertore francese. Successivamente il diamante viene ritrovato ad Amsterdam e venduto al conte russo Grigory Grigorievich Orlov dal quale prende il nome. Orlov lo comprò per donarlo alla zarina russa Caterina la Grande per ottenere il suo favore. Caterina utilizzò il diamante per realizzare uno scettro reale per se stessa. L’oggetto ancora oggi fa parte del Fondo dei Diamanti del Cremlino e appartiene ai gioielli della Corona Imperiale Russa.

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Taglio di un diamante: quali forme esistono e come influiscono sul valore

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Il taglio di un diamantepuò influire sul valore della pietra? La risposta è sì. Un diamante grezzo infatti viene tagliato in un determinato modo per essere valorizzato al massimo. A definire quanto può valere quindi influisce anche la qualità del taglio effettuato. Il taglio dei diamantiviene classificato tenendo conto della tecnica più o meno avanzata messa in atto dai tagliatori. Vediamo allora quali sono i tipi di tagli che si possono effettuare sui diamanti e come viene classificata la qualità.

Taglio diamanti: tipi e caratteristiche per valorizzare questa pietra

Un diamante grezzo prima di essere tagliato viene studiato nella sua forma originaria dai tagliatori che decideranno quale forma assumerà la pietra per poter essere messa sul mercato. Ma in quali modi può essere tagliato un diamante? Ecco i principali tagli che si possono effettuare su un diamante e quali caratteristiche hanno:

  • Diamante taglio brillante rotondo: quando si sente parlare di brillante in realtà si fa riferimento al taglio del diamante. Un brillante quindi è un diamante tagliato a brillante e non un’altra pietra. Il taglio a brillante ha una forma rotonda in superficie e a punta verso la parte inferiore pensata per riflettere al massimo la luce della pietra. È caratterizzato da 57 o 58 facce sulle quali si riflette la luce che servono a valorizzare al massimo la luminosità della pietra. In più, questa struttura del taglio serve ad accentuare quel tipico effetto arcobaleno che si nota sul diamante quando viene colpito dalla luce;
  • Taglio princess: il diamante taglio princess invece ha una forma quadrata o rettangolare con degli angoli definiti. Può presentare 57 o 76 facce che conferiscono al diamante la luminosità tipica di questo taglio, simile a quella del taglio a brillante. Ecco allora che il taglio a brillante e quello princess sono i tagli più scelti da montare su dei solitari, sia per la loro eleganza che per la loro spiccata luminosità;
  • Diamante taglio smeraldo: anche il taglio a smeraldo presenta una forma quadrata o rettangolare come quello princess ma a caratterizzarlo è la sua superficie piatta che poi si sviluppa in dei piccoli gradini lungo i lati. Il risultato è un effetto specchio sulla pietra invece che una luminosità data dalle facce della pietra. La sua forma accentua la qualità del diamante, per questo il taglio smeraldo viene riservato generalmente alle pietre più pure conferendo sofisticatezza al gioiello;
  • Taglio Asscher: questo taglio viene considerato una variazione del taglio smeraldo. La superficie infatti è sempre piatta ma gli angoli presentano delle punte arrotondate. È spesso apprezzato dagli amanti dei gioielli vintage perché pur moderno, ha un fascino che appartiene al passato. Avendo una struttura simile, come per il taglio smeraldo, il taglio Asscher viene effettuato principalmente su pietre molto pure;
  • Diamanti taglio marquise: il diamante taglio marquise presenta una forma lanceolata che poi si sviluppa a gradini lungo i lati della pietra. Le facce sulla pietra sono quelle che conferiscono luminosità al diamante mentre la forma allungata permette di creare dei gioielli che danno l’illusione di allungare la forma delle dita. Il diamante taglio marquise è anche detto Navette;
  • Diamanti taglio a cuore: i diamanti taglio a cuore sono i più romantici tra tutti i tagli realizzabili. Il taglio è una variante del taglio a brillante ed è tra i più difficili da effettuare. La forma a cuore infatti richiede una precisione e una simmetria che non lasciano spazio ad errori durante il taglio;
  • Taglio diamante ovale: per realizzare un taglio ovale su un diamante vengono combinati il taglio a brillante e il taglio a marquise. Il diamante ovale infatti si differenzia da quello a marquise per le sue punte arrotondate che riproducono fedelmente la forma geometrica dell’ovale;
  • Diamante taglio radiant: il taglio radiant è stato creato combinando le caratteristiche del taglio a brillante e la forma del taglio smeraldo.

Tagliare i diamanti è un processo che richiede uno studio e un’esperienza che non lasciano spazio al margine d’errore. Ecco come viene realizzato il taglio di un diamante.

Come si tagliano i diamanti?

Il diamante è il materiale più duro al mondo e per questo motivo l’unico altro materiale in grado di scalfirlo è il diamante stesso. Tramite degli strumenti specifici e specializzati verrà data la forma al diamante e verranno create le faccette che conferiranno il caratteristico luccichio alla pietra. Gli strumenti che vengono usati per modellare un diamante sono principalmente la sega al diamante o il laser. Dopo il taglio poi seguono le fasi di lucidatura e di pulitura.

La classificazione del taglio di un diamante

Anche il taglio del diamante può influire sul suo valore. Infatti, in base alla qualità della sua realizzazione viene assegnata una classificazione alla pietra. La scala è composta dai seguenti valori:

  • Excellent;
  • Very good;
  • Good;
  • Fair;
  • Poor.

Ma quali caratteristiche deve avere un taglio per essere classificato excellent? Questa etichetta viene assegnata solo ai tagli che presentano proporzioni calcolate in maniera ottimale, una simmetria perfetta e una finitura ineccepibile. Questo significa che la forma della pietra non deve presentare irregolarità di esecuzione e che la superficie non deve avere imperfezioni. I diamanti certificati quindi presentano anche questa dicitura oltre ai parametri che definiscono la qualità della pietra.

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Diamanti fancy color: cosa sono e che caratteristiche hanno

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Quando si parla di diamanti spesso si fa riferimento alle caratteristiche e ai parametri che definiscono il valore di un diamante trasparente. I diamanti però non sono solo “bianchi”. Durante il processo di formazione infatti, se nella pietra sono presenti degli elementi minerali, allora il diamante risulterà colorato.

Stiamo parlando dei diamanti fancy color, definiti così proprio per le loro colorazioni uniche che affascinano gioiellieri e compratori di tutto il mondo. Il valore e l’identità di queste pietre però segue dei parametri differenti rispetto a quelli stabiliti per i diamanti trasparenti. Vediamo allora come si valutano e cosa sono i diamanti fancy color.

In questo approfondimento su cosa sono i diamanti fancy color:

Come si classificano i diamanti fancy color

Il valore di un diamante fancy color viene definito in maniera differente rispetto a quello di un diamante trasparente. I tre parametri di partenza della classificazione dei diamanti coloratisono:

  • Carat: definisce il peso della pietra secondo l’unità di misura del carato;
  • Clarity: è il parametro che classifica il diamante a seconda delle inclusioni, quindi delle impurità, che presenta al suo interno. La purezza è molto importante per definire il valore dei diamanti trasparenti ma per i diamanti colorati questo criterio di valutazione non viene tenuto troppo in considerazione. Le “impurità” infatti contribuiscono alla definizione del colore;
  • Cut: la scelta del taglio dei diamanti colorati viene effettuata per valorizzare l’intensità del colore della pietra.

L’aspetto del colore invece, la quarta C che serve a stabilire la certificazione di un diamante, nel caso dei diamanti fancy color, viene caratterizzata ulteriormente. Questo è l’aspetto principale che dà valore alla pietra, per questo il GIA (Gemological Institute of America) ha introdotto dei parametri aggiuntivi per categorizzare i diamanti colorati:

  • Hue: nel caso dei diamanti fancy color, più il colore risulta intenso più la pietra viene valutata rara e di valore;
  • Color Distribution: definisce la distribuzione del colore sulla superficie della pietra. Se il colore risulta regolare, sul certificato si troverà la dicitura “even” mentre se è irregolare “uneven”;
  • Saturation: indica l’intensità del colore all’interno della pietra;
  • Tone: si riferisce alla luminosità del colore del diamante, se più chiara oppure scura.

I diamanti fancy color possono avere numerose sfumature di colore che principalmente ricoprono diverse tonalità di giallo, di verde, di blu e di rosa. Vediamo come si formano in natura queste pietre.

Come si formano i diamanti fancy color?

I diamanti fancy color seguono lo stesso processo naturale di formazione dei diamanti trasparenti. La differenza tra i diamanti bianchi e i diamanti colorati sta nella presenza di alcuni elementi che alterano il colore della pietra durante la sua evoluzione. Ecco quali minerali agiscono sulla formazione dei diamanti fancy color:

  • Diamanti gialli: si formano grazie alla presenza di azoto all’interno della struttura del diamante;
  • Diamanti verdi: possono formarsi grazie all’esposizione prolungata a una fonte di radiazioni naturali oppure per la presenza di nichel o vanadio;
  • Diamanti blu: a dare la colorazione blu a queste pietre è la presenza di boro;
  • Diamanti rosa: il colore rosa si crea nel diamante grazie a un processo di pressione elevata che causa la torsione del reticolo che forma la struttura del diamante;
  • Diamanti rossi: seguono lo stesso processo di modifica del reticolo dei diamanti rosa ma hanno come risultato un colore più intenso.

Per essere valorizzati e tirare fuori tutte le sfaccettature di luce e colore, i diamanti naturali colorati solitamente vengono tagliati seguendo la loro forma naturale. Vediamo quali sono le forme scelte solitamente per queste pietre.

Come vengono tagliati i diamanti fancy color?

Nella lavorazione delle pietre preziose il tipo di taglio scelto influisce anche sulla valorizzazione del colore e della luminosità. Ad esempio, per i diamanti fancy color è raro che si effettui un taglio round che appiattisce le tonalità di colore, piuttosto quelli più scelti sono il taglio a cuscino, quello ovale, a pera, il taglio princess, il radiant e il marquise.

Un altro criterio con cui i gioiellieri scelgono il tipo di taglio è la forma di partenza del diamante quando è ancora grezzo. Infatti, anche se durante il taglio di un diamante i residui vengono raccolti e tendenzialmente riutilizzati, le dimensioni di queste pietre così rare e preziose va sempre preservata. Seguire la linea della forma iniziale di una pietra, significa proprio non sacrificare troppo materiale a discapito della sua grandezza.

Gli esperti del settore possono impiegare anche mesi a studiare la conformazione di un diamante per valutare in quale modo sia meglio tagliarlo. Il processo di taglio dura ore e durante il procedimento il tagliatore decide quale parte del diamante diventerà la faccia superiore e quale quella inferiore.

Ma come funziona il processo al livello tecnico? Il diamante è il materiale più duro al mondo per questo l’unico modo per tagliarlo è quello di utilizzare un altro diamante. Gli strumenti più utilizzati sono la sega al diamante oppure il laser. Segue poi la fase di lucidatura che viene effettuata su una piastra abrasiva sempre a base di polvere di diamante. Infine, per rimuovere tutti i residui, la pietra viene sottoposta a un processo di bollitura in dei solventi a base di acido cloridico e acido solforico.

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